Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231, disciplinante la “responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, è stata introdotta, all’interno della legislazione italiana, una forma di responsabilità amministrativa a carico delle persone giuridiche, per fatti di reato commessi da funzioni societarie apicali o sottoposte, stabilmente inserite all’interno dell’organizzazione aziendale.
Il Legislatore italiano si è, in questo modo, conformato ad una serie di provvedimenti comunitari ed internazionali, diretti, appunto, a istituire una responsabilità anche a carico delle società, in deroga al risalente e consolidato principio “societas delinquere non potest”.
Il Decreto legislativo in esame consente, tuttavia, alle persone giuridiche, di beneficiare di un’esclusione di responsabilità, in caso di adozione ed efficace attuazione di un “modello di organizzazione, gestione e controllo”, che preveda “misure idonee a garantire lo svolgimento dell’attività, nel rispetto della legge e a scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio” (cfr. articolo 7 comma 3 del Decreto).
In sostanza, onde evitare un addebito a titolo di concorso con l’autore del reato, l’ente collettivo deve dimostrare la propria “diligenza organizzativa”, vale a dire, deve provare di aver adottato ed efficacemente attuato un’adeguata struttura di legalità, contenitiva del cosiddetto “rischio reato”.
In aderenza alle prescrizioni di cui al d.lgs. 231/2001, il Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A. (di seguito, anche EHT) ha, pertanto, avviato un piano di lavoro, al fine di elaborare un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, rispondente alla concreta realtà consortile e rappresentativo delle cautele organizzative, operative e di controllo in essere, al fine di prevenire la commissione dei reati, nell’interesse o a vantaggio della società consortile.
Il piano di lavoro si è concluso con la formale adozione, a cura del Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., in data 30/03/2022, del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.
Nel mese di novembre 2022, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è stato ulteriormente aggiornato, rispetto alla versione previgente, mediante il richiamo alle nuove “Linee Guida” di Confindustria, emanate nel giugno 2021, nonché mediante recepimento di una serie di modifiche normative riguardanti, nello specifico:
Nel mese di settembre 2024, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è stato nuovamente aggiornato, mediante: 1) recepimento delle prescrizioni di cui al d.lgs. n. 24/2023, in materia di “whistleblowing” e inserimento dei nuovi reati presupposto di cui all’art. 353 c.p. (turbata libertà degli incanti), all’art. 353- bis c.p. (turbata libertà del procedimento di scelta del contraente), all’art. 512- bis c.p. (trasferimento fraudolento di valori) e all’art. 255 d.lgs. 3.4.2006 n. 152 (abbandono di rifiuti), introdotti dalla legge 9.10.2023 n. 137, entrata in vigore il 10.10.2023; 2) recepimento delle prescrizioni di cui alla legge 28 giugno 2024, n. 90, entrata in vigore il 17 luglio 2024, avente ad oggetto le “disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici”; tale legge ha, con riferimento alle fattispecie incriminatrici rilevanti, ai sensi e per gli effetti del d.lgs. 231/2001 e all’art. 24- bis d.lgs. 231/2001, introdotto le seguenti modifiche: - inasprimento delle pene in relazione alle circostanze aggravanti di cui all’art. 615- ter cod. pen. (accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico) e nel caso in cui l’introduzione abusiva avvenga in un sistema d’interesse militare o relativo all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico (comma terzo art. 615- ter cod. pen.); - inasprimento delle pene in relazione alle circostanze aggravanti di cui all’art. 615 quater cod. pen. (detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature, codici e altri mezzi atti all’accesso a sistemi informatici o telematici); - abrogazione dell’art. 615- quinquies cod. pen. (detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico); - introduzione di modifiche e inasprimento delle pene in relazione alle circostanze aggravanti di cui all’art. 617 quater cod. pen. (intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche), con contestuale abrogazione della circostanza aggravante di cui al terzo comma del reato in esame che prevedeva un aggravamento di pena e la procedibilità d’ufficio, nel caso in cui il reato venisse commesso da “chi esercitava abusivamente la professione di investigatore privato”; - estensione dell’applicazione delle circostanze aggravanti di cui all’art. 617- quater quarto comma n. 1 e 2 cod. pen. al reato di cui all’art. 617- quinquies cod. pen.;- introduzione delle circostanze attenuanti di cui al nuovo articolo 623- quater cod. pen., in relazione ai reati di cui agli artt. 615- ter, 615- quater, 617- quater e 617- quinquies cod. pen., in caso di fatto di lieve entità;- introduzione del nuovo reato di “estorsione informatica”, mediante inserimento del terzo comma dell’art. 629 cod. pen.;- introduzione di modifiche e inasprimento delle pene in relazione alle circostanze aggravanti di cui agli artt. 635- bis, 635- ter e 635 - quater cod. pen.; - introduzione del nuovo reato di “detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico”, previsto dall’art. 635- quater.1 cod. pen.;- sostituzione del dettato normativo di cui all’art. 635- quinquies cod. pen.;- previsione del nuovo comma 1- bis dell’art. 24- bis d.lgs. 231/2001, che prevede l’introduzione tra i reati presupposto dell’“estorsione informatica” e della “detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico”, con possibile applicazione di sanzioni interdittive in relazione al reato di “estorsione informatica”; 3) inserimento, in forza del decreto- legge 2.3.2024 n. 19, convertito in legge 29.4.2024 n. 56, del secondo comma di cui all’art. 512 bis c.p. (trasferimento fraudolento di valori), che stabilisce che tale ipotesi di reato si applichi anche nei confronti di colui che, al fine di eludere le disposizioni in materia di documentazione antimafia, attribuisce fittiziamente ad altri la titolarità di imprese, quote societarie o azioni ovvero di cariche sociali, qualora l’imprenditore o la società partecipi a procedure di aggiudicazione o di esecuzione di appalti o di concessioni; 4) abrogazione dell’art. 323 c.p. (abuso d’ufficio) e modifica dell’art. 346- bis c.p. (traffico di influenze illecite), in forza dell’entrata in vigore della legge 9.8.2024, n. 114; 5) l’entrata in vigore dell’art. 314- bis c.p. (indebita destinazione di denaro o cose mobili) in forza della legge 8.8.2024 n. 112 di conversione del decreto- legge 4.7.2024 n. 92.
Al pari della versione precedente, la versione attuale del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo - approvata dal Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A. (o EHT S.c.p.A.), in data 18.11.2024- intende assicurare che la gestione della società consortile avvenga nel rispetto dei principi di legalità, correttezza, trasparenza e tracciabilità e secondo procedure, istruzioni operative e prassi di lavoro conformi al dettato normativo.
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (indicato nel testo del presente Modello anche come “Decreto”) introduce la responsabilità delle società per reati commessi, nel loro interesse o a loro vantaggio, da persone fisiche inserite, stabilmente, all’interno dell’organizzazione aziendale di appartenenza e, precisamente:
In virtù della disciplina in esame, la responsabilità delle società si affianca, a titolo di concorso, a quella della persona fisica, autrice di un reato, inserita, all’interno della struttura aziendale, in veste, appunto, di soggetto apicale o di persona sottoposta all’altrui direzione o vigilanza.
I destinatari del Decreto sono gli enti forniti di personalità giuridica, le società e le associazioni, anche prive di personalità giuridica. Per converso, sono, espressamente, esclusi dall’applicazione dell’ambito di validità della normativa in esame, lo Stato, gli Enti Pubblici territoriali, gli altri Enti Pubblici non economici, nonché gli Enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale.
Il Decreto si applica, sia ai reati commessi in Italia, sia a quelli commessi all’estero, purché l’ente abbia nel territorio dello Stato italiano la sede principale e nei confronti dello stesso, non proceda lo Stato del luogo in cui è stato commesso il reato.
Le società non sono, tuttavia, chiamate a rispondere per ogni reato commesso dai soggetti apicali o sottoposti, facenti capo alla loro organizzazione, bensì solo per quelli tassativamente previsti dal Decreto e precisamente:
Le sanzioni previste per gli illeciti commessi dagli enti sono: (i) sanzioni pecuniarie; (ii) sanzioni interdittive applicabili, anche in via cautelare, nei casi di “particolare gravità”; (iii) confisca del prezzo o del profitto del reato; (iv) pubblicazione della sentenza.
Le sanzioni pecuniarie hanno natura amministrativa e si applicano, sempre, anche nel caso in cui la persona giuridica ripari alle conseguenze derivanti dal reato.
La commisurazione della sanzione è determinata in base a un duplice criterio:
In concreto, le sanzioni pecuniarie possono oscillare, tra un minimo di € 25.822,84 (riducibili, ai sensi dell’art. 12 del Decreto, sino alla metà) ed un massimo di € 1.549.370,69.
Il Giudice determina il numero delle quote, tenendo conto:
Sono sanzioni che si aggiungono a quelle pecuniarie ed hanno la funzione di impedire la reiterazione del reato. Si tratta, nello specifico, delle seguenti:
Nell’ipotesi di pluralità di reati, si applica la sanzione prevista per quello più grave.
La durata dell’interdizione è, generalmente, temporanea (da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 2 anni), ad esclusione di alcune ipotesi tassative, in relazione alle quali la temporaneità dell’interdizione è sostituita dalla definitività della medesima. A titolo esemplificativo:
Si segnala, inoltre, la possibile prosecuzione dell’attività dell’ente, (in luogo dell’irrogazione della sanzione), da parte di un Commissario, nominato dal Giudice, ai sensi dell’art. 15 del d. lgs. 231/2001, al ricorrere delle seguenti condizioni:
È una sanzione applicabile, contestualmente, all’emissione della sentenza di condanna e consiste nella confisca, da parte dell’Autorità Giudiziaria, del prezzo o del profitto, generati dal reato, ad esclusione della parte di esso che può essere restituita al danneggiato.
Se la confisca del prodotto o del profitto del reato non è possibile, vengono confiscate somme di denaro, beni o altre utilità di valore equivalente al prezzo o al profitto del reato.
La pubblicazione della sentenza di condanna è disposta quando, nei confronti dell’ente, viene applicata una sanzione interdittiva.
La sentenza è pubblicata, a spese della persona giuridica condannata, una sola volta, per estratto o per intero, in uno o più giornali indicati dal Giudice, nella sentenza, nonché mediante affissione, nel Comune ove l’ente ha la sede principale.
Nelle ipotesi di commissione dei reati previsti dal Decreto 231/2001, nella forma del tentativo, le sanzioni pecuniarie e le sanzioni interdittive sono ridotte da un terzo alla metà; l’irrogazione delle sanzioni è, invece, esclusa, nei casi in cui la società impedisca volontariamente il compimento dell'azione o la realizzazione dell’evento (cfr. art. 26 del Decreto).
In tal caso, la non applicazione della sanzione si giustifica, in ragione dell’interruzione di ogni rapporto di immedesimazione organica tra la società ed i soggetti che assumono di agire, in suo nome e per suo conto.
La responsabilità dell’ente, in ragione della commissione di un fatto di reato, nel suo interesse o a suo vantaggio, viene accertata, nell’ambito di un procedimento penale.
Il Decreto prevede, infatti, che: “la competenza a conoscere gli illeciti amministrativi dell'ente appartiene al giudice penale competente per i reati dai quali gli stessi dipendono. Per il procedimento di accertamento dell'illecito amministrativo dell'ente si osservano le disposizioni sulla composizione del Tribunale e le disposizioni processuali collegate relative ai reati dai quali l’illecito amministrativo dipende” (cfr. art. 36).
Il procedimento per l’accertamento dell’illecito amministrativo della società è, di regola, riunito al procedimento penale instaurato nei confronti dell’autore del reato da cui l’illecito dipende (cfr. art. 38 del Decreto).
Il Decreto prevede, specificamente, i casi in cui è consentita la separazione tra i due procedimenti.
In caso di commissione di un reato da parte di una funzione apicale o sottoposta aziendale, la società potrà escludere la propria responsabilità, nell’ambito del procedimento penale, fornendo prova delle seguenti circostanze:
L’adozione ed efficace attuazione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, in fase anteriore alla commissione di un reato, può comportare un’esclusione di responsabilità per la società, purché tale Modello sia ritenuto “idoneo”, vale a dire, purché esso presenti le seguenti caratteristiche (cfr. art. 6 comma 2 Decreto):
L’art. 7 comma 3 del Decreto prescrive, inoltre, come il Modello di Organizzazione debba prevedere, “in relazione alla natura e alla dimensione dell’organizzazione, nonché al tipo di attività svolta, misure idonee a garantire lo svolgimento dell’attività nel rispetto della legge e a scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni di rischio”.
In sostanza, il Modello di Organizzazione, Gestione e di Controllo per essere “idoneo” deve cristallizzare e fotografare la reale struttura della società oggetto di analisi, tenendo conto del settore economico in cui essa opera, delle sue dimensioni, dei relativi assetti istituzionale ed organizzativo, nonché della specifica attività svolta.
In linea con le prescrizioni di cui al Decreto, Confindustria ha elaborato una prima versione di “Linee guida per la costruzione dei Modelli Organizzativi”, approvata nell’anno 2004.
Tali Linee Guida sono state, quindi, aggiornate, nell’anno 2014 e, successivamente, nel mese di giugno 2021, tenendo conto delle novità legislative (dovute all’introduzione di nuove fattispecie di reato) e giurisprudenziali, intervenute, dall’entrata in vigore del Decreto, fino alla sua successiva revisione.
I punti fondamentali che le “Linee Guida” individuano, nella “costruzione dei Modelli”, possono essere così schematizzati:
Le componenti più rilevanti del sistema di controllo interno, ideato da Confindustria sono:
Le componenti del sistema di controllo devono essere ispirate ai seguenti principi:
Il mancato rispetto dei punti specifici delle Linee Guida non inficia la validità del Modello Organizzativo adottato che, per converso, deve tener conto, irrinunciabilmente, della concreta e specifica realtà societaria di riferimento.
Con il presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, Etna Hitech S.c.p.A. intende dotarsi di un sistema strutturato e organico di regole di condotta, procedure, istruzioni operative e meccanismi di controllo, finalizzato:
Il Modello di Etna Hitech S.c.p.A. rappresenta uno strumento di tipo dinamico, in quanto destinato: - ad evolversi nel tempo, in caso di sopravvenuti mutamenti, coinvolgenti l’organizzazione societaria ovvero il d.lgs. 231/2001 e le normative collegate; - ad integrarsi con i presidi e gli strumenti di controllo già presenti presso il consorzio, fin dall’epoca anteriore all’entrata in vigore del Modello Organizzativo, così da evitare inutili duplicazioni ovvero sovrapposizioni di cautele già in essere.
Il sistema di gestione, organizzazione e controllo di Etna Hitech S.c.p.A. è costituito, pertanto, dalle seguenti componenti:
Con l’adozione del presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, Etna Hitech S.c.p.A. si propone di:
Nella predisposizione del presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo si è tenuto conto delle misure di controllo già esistenti presso Etna Hitech S.c.p.A., in epoca anteriore all’adozione del Modello, idonee come tali a valere, altresì, quali misure di prevenzione dei reati, ai sensi del d.lgs. 231/2001.
Tali presidi fanno parte del più ampio sistema di organizzazione e controllo di Etna Hitech S.c.p.A., al quale il presente Modello di Organizzazione, pertanto, rinvia e che tutti i Destinatari, in relazione al tipo di rapporto in essere con Etna Hitech S.c.p.A., sono tenuti a rispettare.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A. è costituito da una Parte Generale e da una Parte Speciale.
La Parte Generale descrive la struttura del Modello Organizzativo e delle sue componenti ed è valida in relazione a tutti i processi sensibili individuati nel Modello.
La Parte Speciale viene suddivisa, in vari capitoli, sulla base delle varie categorie di reati che vengono analizzate, in quanto ritenute potenzialmente riconducibili all’attività sociale svolta da Etna Hitech S.c.p.A..
Ciò, naturalmente, non esclude che, nel caso di sopravvenuti mutamenti normativi, destinati ad introdurre nuove fattispecie criminose, ai sensi del Decreto, la società consortile non provveda, tempestivamente, a rinnovare l’attività di mappatura del rischio, al fine di accertare se, all’interno della realtà societaria di Etna Hitech S.c.p.A., sussista un potenziale rischio in ordine alla commissione anche delle tipologie di reato di nuova introduzione.
In caso di ravvisata necessità di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in vigore, il Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., tenuto conto, altresì, dei suggerimenti forniti dall’Organismo di Vigilanza, provvederà, ad elaborare ulteriori capitoli di Parte Speciale, approvando le revisioni effettuate, con apposite delibere consiliari.
Le prescrizioni del presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo si applicano agli organi societari di Etna Hitech S.c.p.A. ed ai loro componenti, a tutte le risorse umane della società consortile, alle società e/o ai soggetti che esercitano prestazioni di beni o di servizi, nell’interesse di Etna Hitech S.c.p.A., in forza di contratti ritualmente sottoscritti e nei limiti di quanto ivi previsto (per es. fornitori, appaltatori, consulenti, coinvolti nei vari processi sensibili).
I soggetti ai quali il Modello è rivolto sono tenuti a rispettare tutte le relative prescrizioni.
Etna Hitech S.c.p.A. condanna qualsiasi comportamento difforme, oltre che alla legge, alle previsioni del Modello, anche qualora il comportamento sia realizzato, nell’interesse della società consortile o con l’intenzione di recare ad essa un vantaggio.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ed i suoi contenuti sono comunicati ai Destinatari, con modalità idonee ad assicurarne l’effettiva conoscenza.
L’art. 6 comma 1 del Decreto stabilisce che il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo deve essere adottato ed efficacemente attuato, a cura dell’“organo dirigente”.
Conseguentemente, anche le successive modifiche ed integrazioni di carattere sostanziale sono di esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A..
Fra le modifiche di carattere sostanziale rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: (1) l’inserimento nel presente documento di ulteriori capitoli di Parte Speciale; (2) la soppressione di alcune parti del presente documento; (3) la modifica dei compiti dell’Organismo di Vigilanza; (4) l’individuazione di un Organismo di Vigilanza diverso da quello attualmente previsto; (5) l’aggiornamento, la modifica e l’integrazione dei principi di controllo e delle regole di condotta.
È, peraltro, riconosciuta al Presidente del Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., la facoltà di apportare al testo, eventuali modifiche o integrazioni di carattere esclusivamente formale, a condizione che il contenuto rimanga invariato nella sostanza, nonché di apportare eventuali integrazioni, modifiche ed aggiornamenti agli allegati.
In tal caso, il Presidente del Consiglio di Amministrazione riferirà, prontamente, agli ulteriori componenti del Consiglio di Amministrazione e all’Organismo di Vigilanza, in merito alle eventuali modifiche introdotte.
L’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A. avrà facoltà di proporre al Consiglio di Amministrazione, eventuali integrazioni e/o modifiche al presente Modello Organizzativo.
A seconda del tipo di modifica proposta, la stessa sarà comunicata, direttamente, al Presidente del Consiglio di Amministrazione ovvero da quest’ultimo sottoposta all’approvazione dell’intero Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A..
L’elaborazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A. è stata preceduta da un’attività preliminare di analisi della realtà societaria, diretta:
All’esito di tale processo di analisi, è stato possibile individuare, all’interno dell’organizzazione di Etna Hitech S.c.p.A., una serie di processi societari sensibili, in quanto potenzialmente a rischio di commissione di talune delle fattispecie di reato previste dal Decreto (reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione; reati societari e tributari; reati informatici e di trattamento illecito dei dati; reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro o beni di provenienza illecita ed autoriciclaggio; reati in tema di salute e sicurezza sul lavoro; reati in materia ambientale; reati in materia di violazione del diritto d’autore; reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro; reati di contrabbando; delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti).
Tali processi- nonché la descrizione delle relative misure organizzative e di controllo esistenti - risultano debitamente dettagliati, all’interno dei vari capitoli della Parte Speciale del presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ai quali si rinvia.
Quanto alle ulteriori fattispecie di reato previste dal Decreto (reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori di bollo; reati contro la personalità individuale; reati transnazionali; reati con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico; reati contro l’industria e il commercio; delitti contro il patrimonio culturale e i reati di riciclaggio di beni culturali e di devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici), si è ritenuto, ad oggi, di tralasciarne la relativa analisi, giacché, tenuto conto della tipologia di business aziendale e dell’assetto organizzativo della Società, il rischio di commissione degli stessi risulta solo astrattamente ipotizzabile, in quanto di difficile realizzazione.
Anche per quanto riguarda i reati di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, nonché di istigazione e incitamento al razzismo e alla xenofobia, si ritiene che tali fattispecie risultino non riconducibili alla realtà di Etna Hitech S.c.p.A., trattandosi di società consortile che assume le proprie risorse umane, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia e che tutela parimenti le anzidette risorse contro ogni forma di discriminazione razziale.
Ciò naturalmente non esclude che ravvisandosi la necessità, anche in virtù di sopravvenuti mutamenti nell’assetto organizzativo societario ovvero nella tipologia di business aziendale, Etna Hitech S.c.p.A. non provveda, prontamente, a rinnovare l’attività di mappatura del rischio e di verifica dell’idoneità preventiva dei presidi organizzativi e di controllo esistenti, al fine di accertare se sussista, all’interno della realtà societaria, un potenziale rischio in ordine alla possibile commissione anche delle ulteriori tipologie di reato, catalogate dal Legislatore, come presupposto di potenziale responsabilità amministrativa della Società.
In considerazione di quanto detto, deve pertanto osservarsi come il presente documento (comprensivo della Parte Generale e della Parte Speciale), potrà essere oggetto di reiterati aggiornamenti, al fine di adeguarne i contenuti, agli eventuali sopravvenuti mutamenti sopra descritti.
Etna Hitech S.c.p.A. è una società consortile per azioni, la cui attività prevalente consiste nella progettazione, nello sviluppo e nella produzione di software, nonché nella consulenza informatica e nello svolgimento di attività connesse (codice Ateco 62.01).
Costituita nell’anno 2005, Etna Hitech è divenuta consorzio stabile nel settore dei servizi nel 2015, al fine di aggregare PMI e operare congiuntamente alle imprese consorziate, nel settore degli Appalti Pubblici (art. 45 c.2 lett. C, d.lgs. 50/2016 - c.d. Codice degli Appalti).
Etna Hitech S.c.p.A., in qualità di PMI innovativa, è impegnata in attività di R&S, anche mediante la partecipazione a grandi progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale che coinvolgono, altresì, Università ed Enti di Ricerca.
Le principali aree tematiche in cui Etna Hitech S.c.p.A. opera sono: smart city and community, sicurezza del territorio, ambiente, beni culturali e turismo, e-welfare, e-health, e-gov, energy management, infrastrutture, proponendo soluzioni applicative sull’intero territorio nazionale. In particolare, si occupa delle seguenti fasi di lavorazione:
Per lo svolgimento delle attività sopra descritte, EHT ha implementato una politica di aggregazione di PMI che operano nell’ambito ICT, con expertise nella R&S, nel settore dell’innovazione digitale, con l’obiettivo di farle crescere e di garantire le migliori condizioni economiche e finanziarie, anche mediante l’attrazione di fondi di investimento pubblici e privati.
Il valore aggiunto è identificabile nella capacità di coordinare progetti molto grandi e complessi, sia per gli obiettivi da realizzare, sia per la numerosità dei partner coinvolti.
Offrendo soluzioni innovative e di ottimizzazione di prodotto e di processo, EHT agisce come una grande impresa, aggregando la piccola e media impresa, secondo un modello di business definibile come “fabbrica diffusa”.
Etna Hitech S.c.p.A. ricopre, pertanto, una duplice veste: da un lato, si presenta quale azienda, operante autonomamente, le cui attività vengono svolte esclusivamente dal proprio personale e, dall’altro, opera quale società consortile, nella quale una parte delle attività vengono demandate ai soci esecutori.
L’attività di Etna Hitech S.c.p.A. si svolge presso la sede legale e operativa, sita in Viale Africa, 31, Catania. La società è, inoltre, dotata di ulteriori ventidue sedi operative; nelle seguenti sedi è presente personale di Etna Hitech: Catania, via Celeste, 88/90; Roma, Largo di Torre Argentina, 11; Perugia, via G. Dottori, 85; Bari, via Principe Amedeo, 160; Lecce, Via Col A. Costadura, 2/C.
Le ulteriori sedi operative sono situate: tre in Catania, rispettivamente in via Leucatia, 9, in via Ruilio n. 18/20 e in via Macallè 1/3/3A; due situate in Milano, rispettivamente, in via Angelo Rizzoli, 4 e in Corso Magenta, 85; due situate in Palermo, rispettivamente, in via Alcide De Gasperi, 81 e in via Riolo Rosario n. 60; due situate in Enna, rispettivamente, in via Ing. Panvini n. 2 e in C.da Gentilomo snc; le ulteriori dodici sedi sono situate: in Genova, Piazza della Vittoria, 11A/8; in Pavia, via dei Pollaioli, 26; in Siracusa, Contrada Targia, 58, in Aci Castello, via Acicastello, 71; in Caraffa di Catanzaro, via Padova, 2; in Modena, via Emilia Ovest, 184; in Sassari, Strada 25 Z.I. Predda Niedda; in Torino, Strada del Lionetto, 6.
La tipologia di clientela di Etna Hitech S.c.p.A. è rappresentata, sia della Pubblica Amministrazione che dal mercato privato, siano essi “end user” ovvero “general contractors”.
In particolare, EHT fornisce servizi alla Pubblica Amministrazione, sia in via diretta, tramite la partecipazione a progetti pubblici in ambito IT, sia in veste di subcontractor di soggetti privati (primarie società aggiudicatarie di più ampie progettualità).
Sia nel caso di aggiudicazione diretta, che nel caso di attività di subcontractor, EHT gestisce e coordina le attività produttive delle società consorziate e si rapporta direttamente con il beneficiario finale (Pubblica Amministrazione o soggetto privato).
Nel caso di aggiudicazione diretta della gara, EHT ricopre il ruolo di Main Contractor del progetto.
In tale contesto, EHT individua fra le consorziate, quelle aziende adatte all’esecuzione del servizio, considerando il know how altamente specifico delle stesse e la tipologia di operatività a cui può attingere. EHT si occupa del coordinamento delle attività delle consorziate, sia per la realizzazione di commesse ed appalti, sia per le attività di Ricerca & Sviluppo e di formazione.
Le consorziate fatturano a EHT il controvalore dei servizi offerti. La commessa viene evasa sotto il coordinamento della struttura consortile.
Nel caso di partecipazione allo sviluppo del progetto in qualità di subcontractor, la società terza aggiudicataria assume il ruolo di Main Contractor del progetto e affida a EHT l’espletamento delle attività derivanti dalla commessa, in qualità di subcontractor o, semplicemente, il sostegno operativo nel c.d. “ultimo miglio”, ovvero il deployment delle attività di realizzazione e “messa a terra” dei progetti oggetto di gara.
EHT dapprima individua le consorziate più adatte a portare a termine l’incarico, in considerazione del know how altamente specifico e, successivamente, sotto il suo coordinamento, si assicura che la commessa venga evasa.
Le consorziate fatturano il servizio erogato a EHT che, a sua volta, si rivale sul Main Contractor del progetto.
Le principali linee di business di EHT sono: i) appalti e commesse, ii) ricerca e sviluppo, iii) formazione, iv) digital platform.
L’attività consiste principalmente nella programmazione, produzione e nel coordinamento delle attività per la realizzazione di servizi IT, in molteplici settori industriali (sistemi gestionali, sanità, energy management, smart city, smart agricolture, smart building, data government, ecc.).
Nell’ambito degli appalti, Etna Hitech S.c.p.A. partecipa a gare pubbliche e private. Tali gare hanno a oggetto lo sviluppo software, la fornitura di hardware, la progettazione, l’analisi di fattibilità, i servizi di consulenza, l’organizzazione per la gestione di attività, ecc.
Le tipologie di gara a cui EHT partecipa possono essere distinte in:
I rapporti con gli enti pubblici si instaurano mediante partecipazione a gare pubbliche o attraverso affidamenti diretti.
Nell’ambito delle commesse, Etna Hitech instaura un rapporto diretto con il cliente che generalmente richiede, oltre all’offerta per i servizi da realizzare, un supporto a livello di idea progettuale.
In relazione alla tipologia di servizi richiesti o alle competenze necessarie, EHT valuta e decide se partecipare, in via autonoma ovvero se coinvolgere società consorziate o società terze, nell’eventualità in cui non risultino reperibili, in ambito consortile, le competenze richieste.
La partecipazione alle gare e alle commesse avviene attraverso le seguenti fasi:
In relazione alla tipo di servizi richiesti o alle competenze necessarie, EHT valuta e decide la tipologia di partecipazione:
EHT opera in ambito nazionale ed europeo per la realizzazione di grandi progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale. In particolare, si occupa delle attività di ideazione, progettazione, coordinamento ed esecuzione di grandi progetti di ricerca e sviluppo, sia finanziati da Enti pubblici sia gestiti mediante risorse proprie.
La società si avvale, inoltre, della collaborazione di Università ed Enti di Ricerca.
La partecipazione ai progetti di Ricerca & Sviluppo avviene attraverso le seguenti fasi:
Idea: analisi delle esigenze e delle innovazioni che possono apportare reali vantaggi a servizi, prodotti e processi aziendali. Viene, quindi, realizzata una proposta progettuale ad alto livello. Tale attività è di competenza dell’area Technical Business Development Management (TBDM) di R&S.
Partnership: analisi di mercato rispetto alle competenze finalizzata a selezionare i soggetti, privati e pubblici, da coinvolgere nel progetto di R&S. Tale attività è di competenza dell’area Business Development Management (BDM) di R&S.
Partecipazione: analisi delle opportunità di presentazione del progetto attraverso call pubbliche, nazionali o europee; se la ricerca non produce opportunità, la realizzazione del progetto è finanziata interamente dalle società partecipanti. Tale attività è di competenza dell’area Business Development Management (BDM) di R&S.
Contrattualizzazione: nel caso di partecipazione a call pubbliche, siano esse nazionali o europee, l’area Business Management (BM) e l’area Technical Project Management (TPM) di R&S si occupano della gestione della parte amministrativa-economica e della parte tecnica.
Ingaggio Soci: si stipulano accordi di distacco di personale e/o contratti di consulenza con le società consorziate, coinvolte nella realizzazione delle attività di progetto. Questa fase è di competenza dell’area Business Management (BM) della R&S.
Produzione: definite le risorse impiegate nel progetto mediante i distacchi di personale delle consorziate e parte del personale interno, EHT si occupa del coordinamento delle attività (Technical Project Management di R&S (TPM)), della rendicontazione e dell’invio dei SAL (Business Management BM di R&S).
EHT è un ente di formazione accreditato presso la Regione Sicilia e, come tale, eroga attività di formazione finanziata. In particolare, si occupa delle attività di ideazione, progettazione ed erogazione di corsi formativi, rivolti sia al mercato pubblico che privato.
Nel caso di mercato privato, i fruitori dei corsi di formazione possono essere sia, terze o società consorziate.
L’attività di formazione ha spesso lo scopo di ampliare le competenze possedute ovvero di ottenere nuove competenze, da impiegare internamente a EHT o dirette alle società consorziate.
Le attività di formazione si articolano nelle seguenti fasi:
Identificazione delle necessità di competenze: studio per l’individuazione delle necessità di competenze, sia all’interno di EHT, che nelle società consorziate. L’area coinvolta è Technical Project Management (TPM).
Identificazione della misura: individuazione delle misure Pubbliche ovvero di fondi privati da utilizzare, al fine di finanziare le classi per la formazione. L’area coinvolta è Business Development Management (BDM).
Progettazione: realizzazione del progetto formativo. Il reparto coinvolto è Technical Business Development Management (TBDM).
Presentazione della proposta progettuale in relazione alle modalità della call da utilizzare. Questa fase è di competenza dell’area Business Management (BM).
Creazione delle aule: attività commerciale di ingaggio allievi fra i dipendenti delle società consorziate o tra terzi. Questa fase è di competenza dell’area Business Development Management (BDM).
Attività di formazione: i docenti selezionati svolgono le attività formative del progetto, coordinati dal personale di EHT. Questa fase è di competenza dell’area Technical Project Management (TPM).
EHT è anche Agenzia per il Lavoro, accreditata presso la Regione Siciliana.
EHT è specializzata nel campo dei servizi digitali e tecnologici e nell’offerta di soluzioni integrate e sicure per enti pubblici, privati e clienti corporate. La finalità è facilitare l’innovazione digitale attraverso un’ampia gamma di servizi, sia di proprietà di EHT, sia delle consorziate, che comprendono:
Nell’esercizio della propria attività sociale, Etna Hitech S.c.p.A. è munita di molteplici certificazioni e, segnatamente, delle certificazioni di seguito richiamate:
L’identificazione dell’attività sociale di Etna Hitech S.c.p.A. consente, pertanto, di individuare delle potenziali connessioni con talune delle fattispecie di reato, previste dal decreto legislativo 231/2001 e sopra richiamate (reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione; reati societari e tributari; reati informatici e di trattamento illecito dei dati; reati di ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro o beni di provenienza illecita ed autoriciclaggio; reati in tema di salute e sicurezza sul lavoro; reati in materia ambientale; reati in materia di violazione del diritto d’autore; reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro; reati di contrabbando; delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti), posto che essa:
Etna Hitech S.c.p.A. è una società consortile per azioni, con un capitale sociale di tre milioni duecentosettantamila euro, posseduta da una pluralità di soci (cfr. visura ordinaria EHT S.c.p.A.).
Etna Hitech S.c.p.A. detiene partecipazioni in altre società. In particolare, controlla le società Vulcanìc S.r.l. P.IVA 05260320873 (100%), The Platforms S.r.l. P.IVA 05998460876 (100%), Nuova Cesame S.p.A. (64,2%).
Inoltre, partecipa al capitale sociale di Etna Waterfront S.r.l. P.IVA 05696490878 (24,9%), Green Wave S.r.l. P.IVA 03937570368 (10%), Harmonic Innovation Group S.p.A. P.IVA 16274141007 (0,89%), DHITECH Distretto Tecnologico high-tech Società consortile a responsabilità limitata P.IVA 03923850758 (0,2%), Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi Scarl P.IVA 04620770877 (0,87%), REP S.r.l. Centro di Ricerca sugli Enti Pubblici 12420520962, Consorzio Italia Cloud P.IVA 16295181008.
Etna Hitech S.c.p.A. è controllata dalla società EHT Holding S.r.l. P.IVA 12881530963, la quale detiene il 73,81% del capitale sociale.
La governance della società consortile risulta caratterizzata da una chiara delimitazione delle figure apicali e dei relativi poteri.
Etna Hitech S.c.p.A. è retta da un sistema di amministrazione e controllo tradizionale, composto dai consueti organi sociali: Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Assemblea dei Soci. Il controllo contabile è demandato al Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione è composto, attualmente, dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e da otto ulteriori componenti. Esso compie tutti gli atti di straordinaria amministrazione, nell’interesse della società consortile.
Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a richiedere la preventiva approvazione da parte dell’assemblea ordinaria delle seguenti operazioni: (1) cessione dell’unica azienda sociale; (2) assunzione di partecipazioni in altre società aventi oggetto non affine, il cui valore sia superiore al dieci per cento del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio approvato.
Al Presidente del Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A. spettano la rappresentanza della società, nonché tutti i più ampi poteri necessari, al fine di compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione, nell’interesse della società consortile.
Inoltre, il Presidente del Consiglio di Amministrazione è legittimato, con firma singola, ad esercitare i poteri di seguito richiamati (si veda la relativa delibera consiliare di conferimento del 16.05.2024):
Gestione ordinaria della società, determinazione delle strategie e delle politiche di gestione e sviluppo e gestione contrattuale in genere: gestire (gestione ordinaria) la società con riferimento alle aree personale, amministrazione, finanza, vendite e marketing; determinare le strategie e delle politiche generali di gestione e di sviluppo della società e le relative modalità di attuazione; determinare le politiche commerciali, di marketing e di comunicazione della società e le relative modalità di attuazione; stipulare accordi con operatori del settore, con altre aziende o gruppi nazionali o internazionali, di rilevanza strategica eccedenti la normale operatività; effettuare operazioni finanziarie attive e passive a medio e lungo termine; conferire incarichi di consulenza a carattere continuativo; definire tutti gli accordi attivi e passivi, gli impegni e tutti i contratti attivi e passivi relativi a tutti gli affari compresi o comunque connessi allo scopo sociale; mantenere i contatti ufficiali con la stampa e con le istituzioni esterne e coordinare i relativi interventi;
nonché, firmare la corrispondenza su qualsiasi argomento, fatture e documenti analoghi; costituire depositi cauzionali; costituire depositi di titoli a custodia o in amministrazione, anche se estratti o favoriti da premi, con facoltà di esigere capitali o premi; ritirare valori, plichi, lettere anche raccomandate o assicurate, nonché vaglia postali ordinari e telegrafici; ritirare dagli uffici postali, ferroviari o di trasporti marittimi o aerei o da qualsivoglia altro ufficio, compresi gli uffici fermo posta o posta restante, pacchi, lettere, valori assicurati, merci e qualunque altro oggetto; prestare tutti i controlli e le verifiche sull’esecuzione degli impegni e dei contratti, accordi e convenzioni che la società ha stipulato, nonché sull’impostazione degli impegni, contratti e convenzioni che andrà a stipulare; costituire e liquidare società, associazioni in partecipazione, consorzi, cooperative, in qualsiasi forma sia in Italia che all’estero, determinando il capitale sociale e il relativo statuto sociale; partecipare e sottoscrivere Accordi di Partenariato, Raggruppamenti Temporanei di Impresi (RTI), Associazioni Temporanee di Scopo (ATS), Associazioni Temporanee di Imprese (ATI) e altre tipologie di atti affini.
Gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione (ivi compresa l’Autorità Giudiziaria) e rappresentanza giudiziale: compiere qualsiasi atto ed operazione presso uffici ferroviari, doganali, postelegrafonici, di trasporto e in genere presso ogni ufficio pubblico e privato, con la facoltà di rilasciare debite quietanze liberatorie dichiarazioni di scarico e consentire vincoli e svincoli; compiere qualsiasi operazione presso il debito pubblico, Cassa Depositi e Prestiti e Banca d’Italia, emettendo consensi di qualsiasi genere; compiere qualsiasi operazioni presso gli uffici del debito pubblico, delle Casse Depositi e Prestiti, delle Tesorerie Provinciali, delle Dogane, delle Intendenze di Finanza.
Gestione contabile, finanziaria e fiscale: firmare qualsiasi dichiarazione fiscale e documento fiscale; aprire conti correnti di corrispondenza e di deposito, anche vincolato; dare disposizione di effettuare prelevamenti da conti correnti anche mediante assegni bancari all’ordine di terzi, a valere sulle disponibilità liquide e su concessioni di credito, nei limiti degli affidamenti concordati; girare cambiali, assegni, vaglia cambiari e documenti all’incasso; aprire conti correnti e richiedere crediti in genere, anche sotto forma di prestiti di titoli; utilizzare aperture di credito libere o documentarie; dare disposizione per l’esecuzione di pagamenti, emettere mandati ed assegni sui conti correnti della società presso qualunque istituto di credito, presso enti pubblici, persone giuridiche ed enti collettivi; girare, incassare e quietanzare effetti cambiari, effetti passivi di finanziamento e fedi di deposito; girare assegni bancari e circolari; aprire e chiudere conti correnti attivi e passivi presso banche ed istituti di credito; emettere mandati e assegni a valere sia su effettive disponibilità sia su aperture di credito bancario; esigere, dandone quietanza, capitali e interessi, somme, valori, importi di vaglia, buoni, mandati, assegni, qualsiasi altra fede o certificato di credito da privati, da banche, da enti statali o da pubbliche amministrazioni, da uffici postali, telefonici o ferroviari; ritirare titoli al portatore e nominativi da privati, da istituti di credito, da enti morali e da pubbliche amministrazioni; compiere qualsiasi operazioni presso gli uffici del debito pubblico, delle Casse Depositi e Prestiti, delle Tesorerie Provinciali, delle Dogane, delle Intendenze di Finanza.
Nomina di procuratori: nominare delegati e rappresentanti di qualsiasi grado e livello a cui conferire in tutto o in parte i poteri qui previsti.
Gestione delle consulenze: conferire incarichi di consulenza a carattere continuativo.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è, altresì, datore di lavoro di Etna Hitech S.c.p.A., ai sensi e per gli effetti del d.lgs. 81/2008.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, conferito le seguenti deleghe di poteri a due componenti del Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A..
In particolare, un componente del Consiglio di Amministrazione è legittimato, con firma singola, ad esercitare i poteri di seguito richiamati:
Gestione ordinaria della società, determinazione delle strategie e delle politiche di gestione e sviluppo e gestione contrattuale in genere: - gestire operazioni inerenti ai rapporti della società con gli azionisti, con le consorziate, con gli enti e le società partecipate, nel limite di operazioni fino a euro 1.500.000,00 (un milione cinquecentomila) e, in particolare, nell’ambito di tale area; - costituire e liquidare società, associazioni in partecipazione, consorzi, cooperative, in qualsiasi forma sia in Italia che all’estero, determinando il capitale sociale e il relativo statuto sociale; - partecipare e sottoscrivere Accordi di Partenariato, Raggruppamenti Temporanei di Imprese (RTI), Associazioni Temporanee di Scopo (ATS), Associazioni Temporanee di Imprese (ATI) e altre tipologie di atti affini.; -definire e sottoscrivere tutti gli accordi attivi e passivi, gli impegni e tutti i contratti attivi e passivi relativi a tutti gli affari compresi o comunque connessi allo scopo.
Un ulteriore componente del Consiglio di Amministrazione è legittimato, con firma singola, ad esercitare i poteri di seguito richiamati:
Gestione ordinaria della società, determinazione delle strategie e delle politiche di gestione e sviluppo e gestione contrattuale in genere:- esercitare la gestione ordinaria delle attività societarie inerenti la Business Unit - Software, Servizi e Sistemi, nel limite di spesa di euro 2.500.000,00 (due milioni cinquecentomila) e, in particolare, nell’ambito di tale area: - determinare le strategie e le politiche generali di gestione e di sviluppo della Business Unit e le relative modalità di attuazione; - determinare le politiche commerciali, di marketing e le relative modalità di attuazione; - stipulare gli accordi con operatori del settore, altre aziende o gruppi, nazionali ed internazionali, di rilevanza strategica eccedenti la normale operatività; - definizione e sottoscrizione di tutti gli accordi attivi e passivi, degli impegni e di tutti i contratti attivi e passivi relativi a tutti gli affari compresi o comunque connessi allo scopo della Business Unit.
Gestione delle consulenze: conferire incarichi di consulenza a carattere continuativo.
I soci, in relazione alla tipologia di azioni possedute, si distinguono in due categorie: soci esecutori (o consortili) e soci investitori (o finanziari). Solo i soci esecutori partecipano alle attività operative (cfr. si veda paragrafo prestazioni di servizi fornite da Società Consorziate)
Ciascuna categoria di soci costituisce la relativa Assemblea Speciale, rispettivamente Assemblea Speciale dei Soci Esecutori e Assemblea Speciale dei Soci Investitori; ogni Assemblea Speciale nomina i rappresentanti comuni, i quali costituiscono il relativo Comitato, rispettivamente Comitato dei Soci Esecutori e Comitato dei Soci Investitori, i cui diritti e doveri sono disciplinati all’interno del vigente Statuto.
L’assetto organizzativo societario di Etna Hitech S.c.p.A. è rappresentato nell’organigramma allegato al presente Modello.
Esso risulta articolato nei seguenti termini.
FUNZIONE | TIPO | COD. | MANSIONI |
---|---|---|---|
PRESIDENTE ASSEMBLEA | ORGANO SOCIALE | PCDA |
Presiede l'Assemblea dei Soci Convoca l'Assemblea dei Soci per l'approvazione del bilancio entro il mese di marzo Convoca l'Assemblea dei Soci per l'approvazione dell'aggiornamento del Business Plan entro il mese di dicembre |
PRESIDENTE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE | ORGANO SOCIALE | PCDA |
Presiede il Consiglio d'Amministrazione Convoca il CDA per ordinaria amministrazione periodicamente secondo un'agenda stabilita semestralmente Convoca il CDA straordinario in caso di necessità Convoca il CDA per l'approvazione dei Rendiconti periodici di andamento economico-finanziario della gestione Convoca il CDA per l'approvazione del progetto di Bilancio d'esercizio Convoca il CDA per l'approvazione del Business Plan triennale (BP) Convoca il CDA per l'approvazione del Piano annuale di attuazione Business Plan (PAABP) |
AMMINISTRATORE DELEGATO | ORGANO SOCIALE | CEO |
Esercita le deleghe esecutive di Amministratore Delegato Elabora l'aggiornamento annuale del Business Plan triennale (BP), sottoponendolo all'approvazione del CDA Presenta il Piano annuale di attuazione del Business Plan (PAABP), sottoponendolo all'approvazione del CDA Presenta il progetto di Bilancio d'esercizio da sottoporre all'approvazione del CDA Presenta la Relazione sulla Gestione da sottoporre all'approvazione del CDA Presenta i rendiconti periodici di andamento economico-finanziario da sottoporre all'approvazione del CDA Presenta gli ordini del giorno e le bozze di delibere delle adunanze di CDA e Assemblea |
PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE | ORGANO SOCIALE | PCOL | Presiede il Collegio Sindacale |
PRESIDENTE ORGANISMO DI VIGILANZA | ORGANO SOCIALE | PODV | Presiede l'Organismo di Vigilanza |
PRESIDENTE COMITATO INVESTITORI | ORGANO SOCIALE | PCIN | Presiede il Comitato Investitori |
PRESIDENTE | ORGANO | PCES | Presiede il Comitato Esecutori |
COMITATO ESECUTORI | SOCIALE | ||
DIRECTOR GENERAL | DIREZIONE | DG |
Elabora il Piano annuale di attuazione del Business Plan (PAABP), sottoponendolo all'approvazione del CDA Esegue il PAABP approvato dal CDA Presenta il progetto di Bilancio d'esercizio da sottoporre all'approvazione del CDA Elabora la Relazione sulla Gestione da sottoporre all'approvazione del CDA Presenta i rendiconti periodici di andamento economico-finanziario da sottoporre all'approvazione del CDA Predispone gli ordini del giorno e le bozze di delibere delle adunanze di CDA e Assemblea Aree coordinate: - Director Board - Director General Staff: Business Strategy, Public Relationships, Business Consultants - Communication |
DIRECTOR GENERAL STAFF - BUSINESS STRATEGY EXECUTIVE | STAFF | DGS-BS |
Supporta il DG nella definizione delle traiettorie future di sviluppo tecnologico-scientifico e applicativo Predispone e gestisce il piano di valorizzazione dei risultati della R&S Propone azioni di razionalizzazione degli asset applicativi sviluppati e da sviluppare Propone azioni di audit tecnologico e strategico dei prodotti Propone partnership tecnologiche Gestisce il catalogo dei prodotti EHT Gestisce il catalogo delle competenze EHT Supporta le diverse aree aziendali nello scouting di nuove opportunità e nella predisposizione di elaborati tecnico-scientifici |
CEO STAFF - PUBLIC RELATIONS EXECUTIVE | STAFF | CEO-PR |
Supporta il CEO nelle attività inerenti alle relazioni istituzionali e internazionali: - Propone e gestisce l'agenda degli incontri istituzionali - Propone e gestisce la strategia di internazionalizzazione dell'azienda |
CEO STAFF - BUSINESS CONSULTANT | STAFF | CEO-BC | Supporta il CEO in attività specifiche inerenti alle relazioni scientifiche e industriali al fine di generare opportunità di business |
ORGANIZATION DIRECTOR | DIREZIONE | DOR |
Responsabile del modello organizzativo aziendale (Organigramma, Posizioni, Macroprocesso, Processi di dettaglio): - Misurazione delle performance - Revisione periodica finalizzata al miglioramento continuo - Controllo dell'adeguatezza della pianta organica e rafforzamento delle competenze - Policy retributiva - Wellness aziendale: accoglienza, clima, spazi e welfare, comunicazione interna - Sistema Gestione Qualità, Certificazioni, GDPR Aree coordinate: - Affari Generali - People Management |
ADMINISTRATION & FINANCE DIRECTOR | DIREZIONE | DAF |
Elabora il piano economico-finanziario del BP Elabora i piani economico-finanziari specifici richiesti da advisor, istituti finanziari, etc. per investimenti specifici Elabora il budget annuale per centri di costo da sottoporre all'approvazione del DG Gestisce la cassa aziendale e i rapporti con gli istituti finanziari, al fine di perseguire gli obiettivi finanziari del BP Elabora i rendiconti periodici di andamento economico-finanziario da sottoporre al CDA Elabora il progetto di Bilancio d'esercizio e supporta il DG nella redazione della bozza di Relazione sulla gestione da sottoporre al CDA Rilascia pareri legali avvalendosi dell'area Legal Compliance Monitoraggio legislativo Supporta il DG nella predisposizione degli ordini del giorno e delle bozze di delibere delle adunanze di CDA e Assemblea Supporta le attività del Collegio Sindacale Supporta le attività dell'Organismo di vigilanza Aree coordinate: - Amministrazione - Legal Compliance Organi Supportati: - Collegio Sindacale - Organismo di Vigilanza |
NETWORK DEVELOPMENT DIRECTOR | DIREZIONE | DND |
Sviluppa e consolida la rete consortile, mediante lo scouting di nuove fabbriche, l'animazione della rete e la creazione di relazioni con ecosistemi innovativi di diversa natura (associazioni, cluster, distretti, competence center, EDIH, etc.) Gestisce i rapporti con i soci investitori Scouting di nuovi soci investitori Propone e gestisce opportunità M&A Organi Supportati: - Comitato Esecutori - Comitato Investitori |
BUSINESS DEVELOPMENT DIRECTOR | DIREZIONE | DBD |
Organizza e gestisce la forza vendita, anche coinvolgendo la rete commerciale delle consorziate Supervisiona la gestione delle opportunità di business, predisponendo periodicamente un report di analisi del sales funnel Elabora il budget commerciale annuale, facendo sintesi dei budget predisposti dalle diverse Business Unit Elabora periodicamente il previsionale dei ricavi commerciali basato sulle opportunità in portafoglio e individua gli scostamenti rispetto al budget Predispone azioni di generazione di lead e opportunità Sviluppa e consolida rapporti con partner industriali/commerciali Sviluppa e consolida rapporti con committenti pubblici e privati Stabilisce la partecipazione ad accordi quadro/convenzioni Stabilisce la partecipazione a gare/bandi Aree indirizzate: - Business Development (di ogni Business Unit) |
BUSINESS GOVERNANCE DIRECTOR | DIREZIONE | DBG |
Definisce le modalità di selezione dei fattori della produzione dalla rete delle consorziate e dai partner esterni Definisce le modalità di esecuzione delle attività amministrative specifiche per tipologia di iniziativa Supervisiona l'organizzazione dei fattori della produzione sia in fase di offerta sia in produzione, intervenendo se necessario al fine di preservare il margine di commessa Supervisiona le attività amministrative specifiche delle iniziative in corso Misura le performance dell'organizzazione della produzione, proponendo le azioni correttive/migliorative Misura le performance delle attività amministrative specifiche, proponendo le azioni correttive/migliorative Predispone e gestisce i sistemi informativi aziendali gestionali Aree indirizzate: - Business Governance (di ogni Business Unit) |
TECHNICAL DIRECTOR | DIREZIONE | DT |
Definisce le modalità di esecuzione delle attività tecniche, individuando le metriche di performance Supervisiona le attività tecnico/commerciali inerenti a: - progettazione e sviluppo di nuove iniziative - partecipazione a gare - produzione di offerte - organizzazione dei fattori della produzione - produzione Indirizza e supporta sulle scelte tecnologiche Interviene in produzione quando necessario al fine di preservare la qualità attesa e il margine di commessa Misura le performance delle attività tecniche, proponendo le azioni correttive/migliorative Predispone e gestisce i sistemi informativi aziendali di produzione Propone progetti interni/esterni di ricerca & sviluppo, di innovazione, di formazione scientifica e tecnologica, che possano anche coinvolgere contestualmente Business Unit diverse Aree indirizzate: - Technical Business Development (di ogni Business Unit) - Technical Project Management (di ogni Business Unit) |
BUSINESS UNIT DIRECTOR | DIREZIONE | DBU- |
Responsabile della Business Unit. I Business Unit Director della BU Skill & Training e della BU R&D Innovation, sono dotati di procura speciale attribuita dal CdA per la gestione ordinaria delle attività societarie inerenti la medesima BU. Collabora con le altre Direzioni per ogni azione che coinvolge la Business Unit Esegue il PAABP nella sezione inerente alla BU Elabora il budget commerciale della BU da sottoporre alla Direzione Sviluppo Business Supervisiona le attività del macro processo aziendale inerente alla gestione di ogni iniziativa di business Aree Coordinate: - Business Development - Business Governance - Technical Business Development - Technical Project Management |
COMMUNICATION MANAGER | AREA TRASVERSALE | COM |
Responsabile della comunicazione aziendale: Predispone annualmente e gestisce il piano di comunicazione generale Propone e organizza la partecipazione ad eventi e fiere Pubblica il catalogo dei prodotti e delle competenze Organizza gli eventi e le campagne di comunicazione inerenti a prodotti e progetti, su richiesta delle BU Coordina le risorse interne/esterne di produzione dei contenuti (agenzie, producer, copyrighter, etc.) Coordina le risorse interne/esterne addette ai rapporti con i media (ufficio stampa, social media, etc.) Revisiona e approva i contenuti prodotti dalle diverse aree destinati all'esterno, coerentemente con la brand identity e la strategia di comunicazione vigente Gestisce la comunicazione di crisi |
GENERAL AFFAIRS MANAGER | AREA TRASVERSALE | GAM |
Responsabile acquisti generali: - Predispone e gestisce l'albo fornitori - Svolge ricerche di mercato - Autorizza gli acquisti, negoziando il prezzo finale e le modalità di pagamento con i fornitori - Predispone i contratti a professionisti e imprese per attività generali - Gestisce le spese per i viaggi e le trasferte, autorizzandole nel rispetto del regolamento aziendale Gestisce le facilities aziendali, predisponendo annualmente la relazione sugli asset aziendali e il piano di manutenzione ordinaria, straordinaria e degli investimenti: - immobili - impianti - arredi - attrezzature - automezzi - etc. |
PEOPLE MANAGEMENT MANAGER | AREA TRASVERSALE | PMM |
Responsabile della gestione del personale: - Predispone il regolamento aziendale del personale, il codice etico, il mansionario e le politica retributiva, da sottoporre al DOR - Predispone annualmente gli schemi di obiettivi e incentivi del personale, da sottoporre al DOR - Supervisiona il rispetto dei regolamenti e in generale del CCNL da parte del personale, proponendo quando necessario gli opportuni provvedimenti disciplinari - Pianifica e gestisce, se necessario supportando i responsabili, i colloqui con il personale per l'assegnazione degli obiettivi, le valutazioni in itinere e la valutazione annuale - Predispone il piano wellness aziendale, da sottoporre al DOR - Gestisce le attività previste dal piano wellness approvato |
ADMINISTRATION MANAGER | AREA TRASVERSALE | ADM |
Responsabile delle attività di amministrazione generale: - gestione della contabilità generale - gestione della contabilità analitica - gestione dei pagamenti - gestione degli incassi - gestione banche Responsabile delle attività amministrative relative al personale: - rilevazione presenze - contabilizzazione permessi, ferie, etc. - contabilizzazione rimborsi - elaborazione busta paga - pagamento stipendi - pagamento rimborsi Segreteria amministrativa: - gestione della corrispondenza in ingresso/uscita, anche mediante sistemi digitali (PEC, documentale, etc.) - gestione delle firme digitali - supporto agli organi sociali: convocazioni, ordini del giorno, segreteria verbalizzante, stampa su libri verbali, tenuta libri - predisposizione atti pubblici e notarili - gestione rapporti con enti amministrativi: Agenzia Entrate, INPS, INAIL, Ispettorato del Lavoro, etc. - supporto al DAF per la predisposizione di contenuti inerenti gli affari legali |
LEGAL COMPLIANCE MANAGER | AREA TRASVERSALE | LCM |
Responsabile degli affari legali: - rilascia pareri legali su richiesta - incarica i procuratori legali nei contenziosi - predispone le memorie richieste nelle diverse fasi di un contenzioso - richiede pareri di natura legale a enti pubblici e amministrativi - supporta il DAF nei rapporti con l'Organismo di Vigilanza - supporta il DBG nei rapporti con il DPO e il Garante della Privacy in materia di GDPR - supporta l'AD nella predisposizione di delibere di CDA - supporta il Presidente nella predisposizione di delibere di CDA e Assemblea - supporto nella predisposizione degli schemi di atti e contratti di qualunque natura, approvandone le versioni finali - supporto nella stipula di atti pubblici e notarili - coordina gli audit legali richiesti da enti esterni |
BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER | AREA OPERATIVA | BDM- |
Responsabile delle attività previste per il BDM nel macro processo di gestione delle iniziative: Coordina i responsabili BD assegnati alle diverse iniziative Supporta il DBD nelle attività di pertinenza della direzione Risponde al DBU- dell'avanzamento delle attività inerenti alle iniziative di business in carico |
BUSINESS GOVERNANCE MANAGER | AREA OPERATIVA | BGM- |
Responsabile delle attività previste per il BGM nel macro processo di gestione delle iniziative: Coordina i responsabili BG assegnati alle diverse iniziative Supporta il DBG nelle attività di pertinenza della direzione Risponde al DBU- dell'avanzamento delle attività inerenti alle iniziative di business in carico |
TECHNICAL BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER | AREA OPERATIVA | TBM- |
Responsabile delle attività previste per il TBDM nel macro processo di gestione delle iniziative: Coordina i responsabili TBD assegnati alle diverse iniziative Supporta il DT nelle attività di pertinenza della direzione Risponde al DBU- dell'avanzamento delle attività inerenti alle iniziative di business in carico |
TECHNICAL PROJECT MANAGER | AREA OPERATIVA | TPM- |
Responsabile delle attività previste per il TPM nel macro processo di gestione delle iniziative: Coordina i responsabili TP assegnati alle diverse iniziative Supporta il DT nelle attività di pertinenza della direzione Risponde al DBU- dell'avanzamento delle attività inerenti alle iniziative di business in carico |
Nell’esercizio della propria attività, Etna Hitech S.c.p.A. si avvale, come sopra evidenziato (cfr. si veda descrizione attività sociale), di prestazioni di servizi effettuate a cura di società consorziate in forza della stipulazione e conclusione di contratti di affidamento scritti.
Analogamente, Etna Hitech S.c.p.A. si avvale (cfr. si veda descrizione attività sociale), altresì, di prestazioni di servizi effettuate, a cura di società terze e professionisti, sempre in forza della stipulazione e conclusione di contratti scritti (cfr. contratti di servizio): (i) per le attività relative al digital platform, si avvale dell’attività svolta nel suo interesse dalla società The Platforms S.r.l., controllata al 100% da EHT; (ii) per l’attività di consulenza nell’ambito dei progetti di Ricerca e Sviluppo e delle commesse nei diversi ambiti di attività; (iii) per l’attività di consulenza amministrativa e fiscale; (iv) per l’attività di consulenza legale; (v) per l’attività di consulenza e supporto specialistico in ambito di privacy, GDPR e Data Protection Officer.
In tali ipotesi, Etna Hitech S.c.p.A. legittimamente esigerà da ciascuna società Affidataria dei servizi (sia essa società consorziata o società terza o professionista) - mediante espressa previsione, all’interno del relativo contratto - il rispetto del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in vigore presso la società consortile, nonché l’adempimento dei flussi informativi, nei confronti dell’Organismo di Vigilanza nominato, a cura della figura del “Referente ai sensi del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex d.lgs. 231/2001 di Etna Hitech S.c.p.A.”, di cui al successivo paragrafo 11.7.5, il cui nominativo verrà individuato dalla società prestatrice del servizio e la cui nomina verrà effettuata, a cura dell’Amministratore Delegato di Etna Hitech S.c.p.A..
Nei confronti di ciascuna Società Affidataria dei servizi, Etna Hitech S.c.p.A., in veste di committente, legittimamente: (1) effettuerà i controlli che riterrà più opportuni, onde garantire un corretto adempimento dei servizi conferiti in appalto, nel rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro; (2) organizzerà corsi di formazione, adeguati e di natura specialistica, al fine di rendere edotta ciascuna Società Affidataria, in merito alle procedure in vigore presso la Società committente Etna Hitech S.c.p.A..
Tra le componenti del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A. rientra, altresì, il Codice Etico adottato dalla società consortile, al fine di orientare le condotte di tutti coloro che operano, in suo nome e per suo conto, al rispetto dell’etica e della legalità.
Tale documento costituisce parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ed enuncia i principi di deontologia aziendale e le regole di condotta che la società riconosce come propri e sui quali richiama l’osservanza da parte di tutti i Destinatari.
Il Codice Etico deve essere comunicato ai vari Destinatari, con modalità diverse in base al tipo di rapporto esistente con Etna Hitech S.c.p.A. e, comunque, in modo da assicurarne l’effettiva conoscenza.
L’art. 6 comma 1 lett. b) del Decreto stabilisce che, per poter beneficiare di un’esclusione di responsabilità, la società deve dimostrare non solo di avere adottato ed efficacemente attuato un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo idoneo “a prevenire reati della specie di quello verificatosi”, ma di avere, altresì, affidato il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Modello ad un “organismo dell’ente, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo”.
In aderenza alle previsioni del Decreto, il Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A. ha nominato un Organismo di Vigilanza, a composizione collegiale, mista.
Nella scelta dei componenti, Etna Hitech S.c.p.A. ha tenuto conto del fatto che il suddetto Organismo deve essere dotato delle seguenti caratteristiche:
- autonomia e indipendenza: risultano garantite dalla composizione collegiale dell’Organismo, il quale non deve essere direttamente coinvolto nei processi decisionali demandati al Consiglio di Amministrazione, in modo da poter operare in veste di organo super partes, dotato di un’autonomia operativa e di budget. L’autonomia va intesa in senso non meramente formale. Al fine di meglio garantire l’autonomia ed indipendenza dell’Organismo, si prevede l’ammissione, al suo interno, sia di soggetti esterni, che di soggetti interni alla società.
Le decisioni relative alla determinazione del numero effettivo dei componenti dell’Organismo di Vigilanza, all’individuazione e nomina dei componenti stessi e all’emolumento spettante ai componenti esterni, nonché al budget assegnato all’Organo medesimo, sono demandate al Consiglio di Amministrazione, sentite le indicazioni fornite dall’Organismo di Vigilanza. L’Organismo di Vigilanza ha libero accesso a tutti gli uffici della società consortile, senza necessità di consenso preventivo, al fine di ottenere ogni informazione e documento ritenuto necessario per lo svolgimento delle proprie funzioni e riporta, direttamente, al Consiglio di Amministrazione. Il suo operato non può essere sindacato da alcuna funzione aziendale;
- professionalità: è assicurata dalle specifiche competenze professionali, di cui risultano complessivamente muniti i componenti dell’Organismo di Vigilanza, i quali devono essere soggetti dotati di adeguata professionalità, in materia giuridica, nonché di controllo e di gestione dei rischi aziendali; è, in ogni caso, garantita all’Organismo di Vigilanza, la possibilità di avvalersi, nell’espletamento delle proprie funzioni, anche dell’ausilio di consulenti esterni, in materia legale, di organizzazione aziendale, di revisione, di contabilità, di finanza e di sicurezza sul lavoro;
- continuità di azione: è assicurata da una duplice circostanza: 1) l’Organismo di Vigilanza deve svolgere il proprio operato presso la società; 2) esso è inoltre legittimato ad avvalersi del supporto delle funzioni aziendali di Etna Hitech S.c.p.A. che, di volta in volta, dovessero risultare necessarie per l’espletamento delle sue funzioni.
I membri dell’Organismo di Vigilanza devono, inoltre, possedere adeguati requisiti di onorabilità e non devono trovarsi in ipotesi di conflitto di interessi.
Idonea informativa sul possesso dei requisiti sopra indicati e sul curriculum vitae, viene fornita al Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., al momento della nomina dei componenti dell’Organismo di Vigilanza.
Le decisioni relative alla determinazione del numero effettivo dei membri dell’Organismo di Vigilanza, all’individuazione ed alla nomina dei componenti stessi e all’emolumento spettante ai membri, nonché al budget da assegnare all’Organismo di Vigilanza, sono demandate al Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., sentite le indicazioni fornite dall’Organismo di Vigilanza.
L’Organismo di Vigilanza nominato è chiamato ad esercitare le seguenti funzioni:
Da un punto di vista più specificamente operativo, l’Organismo di Vigilanza è chiamato ad esercitare una pluralità di compiti o attribuzioni, tutti specificamente dettagliati, all’interno del regolamento dell’Organismo di Vigilanza che costituisce parte integrante del presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e al quale si rinvia.
Tale regolamento disciplina, nello specifico, il funzionamento dell’Organismo, individuandone, in particolare: (1) i criteri di nomina, la composizione, le cause di revoca o sostituzione, la durata in carica; (2) i poteri e le attribuzioni; (3) gli obblighi di riservatezza; (4) i flussi informativi obbligatori dall’Organismo di Vigilanza al Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A..
Nell’ambito dell’espletamento delle attribuzioni conferite, sono assegnate all’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A. due linee di reporting:
L’Organismo di Vigilanza potrà essere convocato, in qualsiasi momento, dai suddetti organi o potrà, a sua volta, presentare richiesta in tal senso, per riferire in merito al funzionamento del Modello Organizzativo o a situazioni specifiche.
L’Organismo di Vigilanza trasmetterà al Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., con cadenza annuale:
L’Organismo di Vigilanza segnalerà, altresì, tempestivamente, al Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A.:
Le suddette linee di riporto, dall’Organismo di Vigilanza al Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A., avranno la finalità di agevolare l’espletamento delle seguenti verifiche:
L’art. 6 comma 2 lett. d) del Decreto prescrive che il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato dalla società, debba “prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei Modelli”.
L’art. 6 comma 2 bis del Decreto, introdotto dalla legge 30.11.2017 n. 179, avente ad oggetto le “disposizioni per la tutela degli autori delle segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza, nell’ambito di un lavoro pubblico o privato”, prescrive, inoltre, come, all’interno del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, debbano essere previsti: 1) uno o più canali che consentano ai soggetti apicali o sottoposti, di cui all’art. 5 d.lgs. 231/2001, di “presentare, a tutela dell’integrità dell’ente, segnalazioni circostanziate di condotte illecite, rilevanti, ai sensi del decreto e fondate su elementi di fatto precisi e concordanti, o di violazioni del modello di organizzazione e gestione dell’ente, di cui siano venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte; tali canali garantiscono la riservatezza dell’identità del segnalante”; 2) almeno un canale alternativo di segnalazione “idoneo a garantire, con modalità informatiche, la riservatezza dell’identità del segnalante”.
In data 15 marzo 2023, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 63, il d.lgs. 24/2023 attuativo della Direttiva europea n. 1937/2019 riguardante “la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e violazioni delle disposizioni normative nazionali” (cosiddetto decreto “whistleblowing”).
Le disposizioni di cui al citato decreto sono entrate in vigore il 30 marzo 2023, con effetto a decorrere dal 15 luglio 2023, fatto salvo per “i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fino a duecentoquarantanove” (cfr. art. 24 comma 2 d.lgs. n. 24/2023).
In relazione a tale categoria di soggetti, infatti, “l’obbligo di istituzione del canale di segnalazione interna” decorre “dal 17 dicembre 2023”.
La prima novità introdotta dal d.lgs. 24/2023 consiste nell’ampliamento degli enti destinatari della nuova disciplina, i quali non sono più soltanto gli enti pubblici e le imprese che hanno adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ai sensi del d.lgs. 231/2001, bensì “i soggetti del settore privato” che, alternativamente:
Anche l’elenco dei cosiddetti “whistleblowers” risulta decisamente più ampio rispetto alla disciplina prevista dall’art. 6 comma 2 - bis lett. a) e b) d.lgs. 231/2001, che identifica il segnalante esclusivamente nel soggetto aziendale apicale o sottoposto.
Il d.lgs. 24/2023 stabilisce, infatti, che i soggetti legittimati a “segnalare, divulgare ovvero denunciare all’Autorità giudiziaria o contabile, violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venuti a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato” risultano riconducibili alle seguenti categorie:
- dipendenti pubblici; lavoratori subordinati del settore privato; lavoratori autonomi che svolgono la propria attività lavorativa presso soggetti del settore pubblico o del settore privato; collaboratori, liberi professionisti, consulenti che prestano la propria attività presso soggetti del settore pubblico o del settore privato; volontari e tirocinanti, retribuiti e non; azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tal funzioni siano esercitate in via di mero fatto, presso soggetti del settore pubblico o del settore privato.
Inoltre, le misure di protezione si applicano anche:
Per quanto riguarda il momento in cui è consentito effettuare la segnalazione, il d.lgs. 24/2023 ne legittima l’esecuzione:
- quando il rapporto è in corso; - quando il rapporto giuridico non è ancora iniziato, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite durante il processo di selezione o in altre fasi precontrattuali; - durante il periodo di prova; - successivamente allo scioglimento del rapporto giuridico, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite prima dello scioglimento del rapporto stesso (pensionati).
Quanto all’oggetto della segnalazione, il nuovo decreto amplia le tipologie di violazione che possono essere comunicate dal “whistleblower”.
Sono infatti suscettive di segnalazione, non solo le condotte illecite idonee a integrare i reati presupposto di cui al d.lgs. 231/2001 e le violazioni del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, bensì le ulteriori “violazioni (“comportamenti, atti od omissioni”) di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui le persone siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato” (cfr. art. 1 comma 1 d.lgs. n. 24/2023) e che consistono in:
La segnalazione può, inoltre, avere ad oggetto:
In merito alla forma delle segnalazioni, il d.lgs. 4/2023 prevede:
Gli obblighi d’informazione verso l’Organismo di Vigilanza rispondono, pertanto, alle seguenti finalità:
Le finalità sopra evidenziate potranno essere perseguite da Etna Hitech S.c.p.A., attraverso un’attività di riporto, nei confronti dell’Organismo di Vigilanza, da espletarsi per mezzo di distinti canali, in forma scritta (e-mail, comunicazioni e/o rapporti scritti), secondo le modalità di seguito indicate.
Le segnalazioni di cui al presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo dovranno essere inviate all’Organismo di Vigilanza, tramite la casella di posta elettronica dedicata odv@eht.eu, al fine di garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.
Ferma la funzionalità dell’anzidetto canale di segnalazione nei confronti dell’Organismo di Vigilanza, la società consortile ha, altresì, adottato una piattaforma accessibile, da parte di tutte le risorse umane aziendali e di qualunque soggetto terzo, direttamente tramite il link https://www.eht.eu/whistleblowing/, pubblicato sulla home page del sito internet aziendale, al fine di comunicare ogni violazione o sospetto di violazione del Codice Etico, nonché ogni ulteriore violazione, ai sensi e per gli effetti del d.lgs. 24/2023 (cosiddetto decreto “whistleblowing”), di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che risultino lesive dell’interesse pubblico o dell’integrità di EHT, di cui siano venuti a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.
Il destinatario delle segnalazioni è l’Organismo di Vigilanza di EHT, il quale provvede alla relativa istruttoria e al successivo accertamento, nel rispetto dei modi e delle tempistiche di cui al d.lgs. 24/2023.
I canali di segnalazione attivati da EHT, in ossequio al d.lgs. 24/2023, garantiscono la riservatezza del soggetto segnalante, dei soggetti coinvolti, di coloro che sono comunque menzionati nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.
In conformità a quanto previsto dall’art. 17 d.lgs. n. 24/2023, i soggetti segnalanti non possono subire alcuna ritorsione.
Ai sensi dell’art. 19 d.lgs. n. 24/2023, le eventuali ritorsioni che il segnalante ritiene di aver subito possono essere comunicate all’ANAC.
In caso di ritorsioni commesse nel contesto lavorativo di un soggetto del settore pubblico, l’ANAC informa immediatamente il Dipartimento della funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e gli eventuali organismi di garanzia o di disciplina, per i provvedimenti di loro competenza.
In caso di ritorsioni commesse nel contesto lavorativo di un soggetto del settore privato, l’ANAC informa l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, per i provvedimenti di propria competenza.
Al fine di acquisire elementi istruttori indispensabili all’accertamento delle ritorsioni, l’ANAC può avvalersi, per quanto di rispettiva competenza, della collaborazione dell’Ispettorato della Funzione Pubblica e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ferma restando l’esclusiva competenza dell’ANAC in ordine alla valutazione degli elementi acquisiti e all’eventuale applicazione delle sanzioni amministrative di cui all’articolo 21. Gli atti assunti, in violazione dell’articolo 17, sono nulli.
Le persone che sono state licenziate, a causa della segnalazione, della divulgazione pubblica o della denuncia all’Autorità Giudiziaria o Contabile, hanno diritto ad essere reintegrate nel posto di lavoro.
L’Autorità Giudiziaria adotta tutte le misure, anche provvisorie, necessarie a garantire la tutela della situazione giuridica soggettiva azionata, ivi compresi il risarcimento del danno, la reintegrazione nel posto di lavoro, l’ordine di cessazione della condotta posta in essere, in violazione dell’articolo 17 e la dichiarazione di nullità degli atti adottati in violazione del medesimo articolo.
I Destinatari del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A. hanno l’obbligo di comunicare, tempestivamente e per iscritto, all’Organismo di Vigilanza istituito, tramite la casella di posta elettronica dedicata odv@eht.eu:
le eventuali violazioni del Modello di Organizzazione, riscontrate o di cui siano venuti a conoscenza, in ragione delle funzioni svolte ovvero (2) le eventuali condotte illecite, rilevanti, ai sensi del Decreto e fondate su elementi di fatto precisi e concordanti, di cui siano venuti a conoscenza, in ragione delle funzioni svolte (3) ovvero le eventuali gravi anomalie inerenti al funzionamento del Modello di Organizzazione, o ancora, (4) l’eventuale commissione di condotte atipiche che, pur non costituendo violazioni, si discostino significativamente dall’ordinaria prassi aziendale; (5) la pendenza di un eventuale procedimento penale a proprio carico, in ragione della contestazione di una delle fattispecie di reato di cui al Decreto, implicante una possibile conseguente iscrizione dell’illecito amministrativo, a carico di Etna Hitech S.c.p.A. ovvero eventuali provvedimenti e/o notizie provenienti da organi di Polizia Giudiziaria, o da qualsiasi altra Autorità, da cui si evinca lo svolgimento di indagini, nei confronti di altre funzioni aziendali, per i reati di cui al Decreto, sempre implicanti una possibile conseguente iscrizione dell’illecito amministrativo, a carico di Etna Hitech S.c.p.A..
Fermi restando gli obblighi di riporto dinanzi enucleati, i Destinatari del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A. avranno la facoltà di inviare all’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A. un rapporto scritto, al fine di segnalare: (1) eventuali criticità emerse nell’esercizio della propria attività; (2) eventuali richieste di chiarimento in ordine alla condotta da adottare, nel singolo caso concreto, al fine di ottemperare alle prescrizioni di cui al Modello di Organizzazione in vigore; (3) eventuali informative in ordine a difficoltà applicative riscontrate; (4) ogni eventuale ulteriore comunicazione scritta che si ritiene possa assumere rilievo, ai fini di una corretta applicazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A..
L’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A. valuterà, con attenzione ed imparzialità, tutte le informazioni e segnalazioni ricevute, stabilendone la veridicità e fondatezza e garantendo l’anonimato in ordine al nominativo dell’autore della segnalazione, pena l’applicazione delle sanzioni disciplinari di cui al sistema disciplinare in vigore; a tal fine, esso adotterà i provvedimenti atti a garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e, di conseguenza, ad evitare ogni forma di ritorsione o discriminazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A. avrà l’obbligo, a sua volta, di comunicare all’Organismo di Vigilanza:
Fermi restando i flussi informativi, sopra descritti, da effettuarsi a cura dei Destinatari del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A., nei confronti dell’Organismo di Vigilanza nominato, è, altresì, istituita, la figura del “responsabile” o “referente” ai sensi del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex d.lgs. 231/2001 di Etna Hitech S.c.p.A..
Tale figura è tenuta a effettuare, nei confronti dell’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A., i seguenti flussi informativi obbligatori:
Per completezza, deve valorizzarsi come Etna Hitech S.c.p.A. ritenga opportuno imporre l’obbligo di effettuare i flussi obbligatori suindicati anche alle Società Consorziate e alle Società Terze, che siano chiamate a svolgere, in forza di contratti di affidamento o di contratti di servizio, prestazioni e/o servizi, nell’interesse di Etna Hitech S.c.p.A..
In tal caso, Etna Hitech S.c.p.A. valuterà l’opportunità, in relazione al singolo caso concreto, di nominare, in veste di Referente, il soggetto designato dalla Società Consorziata o dalla Società Terza, a svolgere la prestazione o il servizio, in nome e per conto di Etna Hitech S.c.p.A.; in caso di nomina, tale soggetto trasmetterà all’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A., il rapporto informativo periodico sopra descritto.
Il Responsabile nominato avrà, inoltre, la facoltà di incaricare, a sua volta, con atto scritto, un Sub- Responsabile, il quale- supervisionato dallo stesso Responsabile- assumerà la responsabilità delle singole operazioni a rischio affidategli.
Ai fini dell’efficacia del Modello Organizzativo adottato da Etna Hitech S.c.p.A., è di primaria importanza la conoscenza delle misure di prevenzione e controllo che vi sono contenute, da parte di tutte le risorse umane di Etna Hitech S.c.p.A..
L’adozione del Modello viene, pertanto, formalmente comunicata dal Consiglio di Amministrazione di Etna Hitech S.c.p.A. a tutti i Destinatari, con modalità idonee a garantirne un’effettiva conoscenza.
Per quanto riguarda il personale di Etna Hitech S.c.p.A., esso è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione di presa visione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato dalla società consortile e di impegno ad osservarne le relative prescrizioni.
Per quanto attiene, invece, ai fornitori, agli appaltatori ed ai consulenti, coinvolti nei processi sensibili individuati, qualunque contratto che comporti la costituzione di un rapporto commerciale o di una qualunque forma di collaborazione con essi, deve esplicitamente contenere una clausola riferita al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in vigore presso Etna Hitech S.c.p.A. e, nello specifico, all’obbligo di osservare il d.lgs. 231/2001 e le prescrizioni del Modello adottato dalla società consortile.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato da Etna Hitech S.c.p.A. sarà reso disponibile a tutti i Destinatari, secondo le modalità che la società consortile riterrà più opportune.
La formazione delle risorse umane, ai fini dell’attuazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A., è gestita dal People Management Manager (PMM), in stretta collaborazione con l’Organismo di Vigilanza.
Periodicamente, anche in relazione ad eventuali, sopravvenute modifiche normative e/o organizzative, il suddetto People Management Manager (PMM) propone un piano di formazione all’Organismo di Vigilanza, al quale è demandato il compito di verificarne l’adeguatezza dei contenuti, per ciò che concerne gli aspetti rilevanti, ai sensi del Decreto, proponendo, se del caso, le opportune integrazioni.
Tale piano di formazione deve prevedere interventi diversamente dettagliati e contraddistinti da differente grado di approfondimento, a seconda del ruolo apicale o sottoposto ricoperto dal destinatario della formazione e del tipo di processi sensibili gestiti all’interno della società consortile.
Ad esempio, la formazione potrà avere ad oggetto: (i) una formazione generale sui contenuti del d.lgs. 231/2001 e sul Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A.; (ii) una formazione specifica su tematiche connesse ai processi sensibili gestiti dalla singola Area aziendale e dai vari “Area Manager” responsabili (per esempio, formazione specifica sui reati informatici ovvero sui reati tributari o ancora sui reati contro la Pubblica Amministrazione, ecc.).
Inoltre, essa potrà svolgersi, con differenti modalità: (a) formazione in presenza; (b) formazione on line.
I corsi di formazione avranno frequenza obbligatoria.
Sarà compito del People Management Manager (PMM) di Etna Hitech S.c.p.A. informare l’Organismo di Vigilanza sui risultati, in termini di adesione, di gradimento e di esito di tali corsi.
La definizione di un sistema sanzionatorio costituisce un requisito essenziale del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, secondo quanto previsto dall’art. 6 del Decreto.
L’efficace attuazione del Modello Organizzativo adottato da Etna Hitech S.c.p.A. deve, pertanto, contemplare la previsione di un sistema disciplinare, diretto a sanzionare la mancata osservanza delle misure di prevenzione e di controllo ivi contenute (cfr. art. 7 comma 4 lett. b) Decreto).
I provvedimenti disciplinari rappresentano, infatti, uno strumento di dissuasione e punizione di comportamenti tenuti dalle varie funzioni aziendali, inserite nell’organizzazione aziendale di Etna Hitech S.c.p.A. le quali, violando le regole dettate dalla società consortile, espongono la stessa al rischio di insorgenza di una responsabilità amministrativa, ai sensi del Decreto.
L’applicazione di provvedimenti disciplinari consegue, quindi, alla semplice violazione delle prescrizioni contenute nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato da Etna Hitech S.c.p.A. e risulta, del tutto indipendente, dallo svolgimento e dall’esito di un eventuale procedimento penale, a carico dell’autore del reato, iscritto dall’Autorità Giudiziaria.
Fermi restando gli obblighi di cui alla legge 30 maggio 1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori), i dipendenti di Etna Hitech S.c.p.A. sono tenuti a rispettare il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in vigore presso la società consortile, pena l’incorrere nella commissione di un illecito disciplinare e nella conseguente applicazione del relativo provvedimento disciplinare.
La violazione del Modello Organizzativo di Etna Hitech S.c.p.A., in quanto lesiva del rapporto fiduciario instaurato tra l’autore della violazione e la società consortile, comporta l’esercizio di un’azione disciplinare che, in considerazione della posizione lavorativa rivestita dall’autore dell’illecito, potrà assumere connotazioni differenti.
I provvedimenti disciplinari applicabili da parte della società, nei confronti dei propri dipendenti, previa rituale contestazione ai sensi dell’art. 7 dello Statuto dei Lavoratori, sono quelli richiamati dal CCNL del 18.7.2008, rinnovato il 26.2.2011, in vigore per i dipendenti di aziende del Terziario (Confcommercio) (cfr. Capo XXI intitolato “Doveri del personale e norme disciplinari”).
L’art. 225 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in esame prevede, nello specifico, l’applicabilità dei seguenti provvedimenti disciplinari: “biasimo verbale”; “biasimo scritto”; “multa in misura non eccedente l’importo di quattro ore della normale retribuzione di cui all’art. 193”; “sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni dieci”; “licenziamento disciplinare con o senza preavviso”.
Ai sensi del presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, costituisce illecito disciplinare, qualunque comportamento tenuto dal dipendente che determini:
Il provvedimento disciplinare applicabile, tra quelli tassativamente previsti, sarà quello da considerarsi congruo rispetto al caso concreto e commisurato alla gravità della violazione, tenendo, altresì, conto dell’eventuale recidiva.
In particolare, si terrà conto:
Per quanto riguarda l’accertamento dei suddetti illeciti disciplinari, nonché il procedimento disciplinare e l’irrogazione dei relativi provvedimenti, restano invariati i poteri già conferiti agli organi societari competenti di Etna Hitech S.c.p.A., nei limiti delle rispettive attribuzioni.
Il sistema disciplinare viene costantemente monitorato dal People Management Manager (PMM).
In caso di violazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A., da parte di uno o più componenti del Consiglio di Amministrazione, l’Organismo di Vigilanza informerà l’intero Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale, i quali provvederanno ad assumere le opportune iniziative, previste dalla vigente normativa.
Ogni comportamento posto in essere dai fornitori o Consulenti di Etna Hitech S.c.p.A., in contrasto con le prescrizioni di cui al presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e tale da comportare il rischio di commissione di un reato, potrà determinare, secondo quanto previsto dalle specifiche clausole, inserite nelle lettere di incarico o nei vari accordi contrattuali, la risoluzione del relativo incarico o rapporto contrattuale o l’adozione di ogni ulteriore sanzione contrattuale appositamente prevista, fatta salva l’eventuale richiesta di risarcimento, qualora da tale comportamento derivino danni concreti a Etna Hitech S.c.p.A., come nel caso di applicazione, da parte del Giudice, delle misure previste dal Decreto.
In caso di violazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Etna Hitech S.c.p.A., da parte di uno o più componenti dell’Organismo di Vigilanza, gli altri membri dell’Organismo ovvero uno qualsiasi tra i sindaci o gli amministratori, informeranno, immediatamente, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale di Etna Hitech S.c.p.A..
Tali organi, previa contestazione della violazione e concessione degli adeguati strumenti di difesa, assumeranno gli opportuni provvedimenti, tra i quali, a titolo esemplificativo, la revoca dell’incarico conferito al componente coinvolto dalla violazione o all’intero Organismo e la conseguente nomina di un nuovo membro o di un nuovo Organismo di Vigilanza.
Qualora l’Organismo di Vigilanza di Etna Hitech S.c.p.A. riscontri una violazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo può proporre al Consiglio di Amministrazione - sentito, altresì, il parere del People Management Manager (PMM) - l’adozione della sanzione che ritiene più adeguata, salvo il rispetto dei limiti stabiliti dalla legge.
Nello svolgimento dell’attività istruttoria, l’Organismo di Vigilanza esercita tutti i poteri necessari per accertare i fatti, garantendo la riservatezza dei destinatari delle relative sanzioni.
Nell’espletamento di tale attività, esso si avvale della collaborazione del People Management Manager (PMM) e può, altresì, richiedere, in caso di necessità, l’apporto di consulenti esterni, il cui nominativo deve essere prontamente comunicato a Etna Hitech S.c.p.A., ai fini della formalizzazione, per iscritto, del relativo incarico.